Le infiltrazioni (terapia infiltrativa) sono iniezioni di farmaci (per esempio acido ialuronico, anestetici locali, cortisonici ecc.) oppure di soluzioni biologiche come, per esempio, i fattori di crescita piastrinici o di cellule staminali.

Si tratta di una pratica medica molto efficace, che nella maggior parte dei casi consente di raggiungere rapidamente risultati positivi e presenta scarsi rischi per il paziente.

Le infiltrazioni hanno anche il vantaggio di offrire un’efficacia clinica duratura (da un minimo di sei mesi a un massimo di un anno) una volta terminato il ciclo della terapia infiltrativa.

Le infiltrazioni maggiormente praticate sono quelle di acido ialuronico e di cortisonici.

Generalmente sono indicate in patologie articolari come l’artrosi, specialmente per le più diffuse artrosi del ginocchio (gonartrosi) e dell’anca (coxoartrosi), o per le artriti non infettive, condropatie ecc.; oltre che nelle patologie interessanti le strutture periarticolari e i tessuti molli come le borsiti, capsuliti, entesopatie, fasciti, fibrositi, tendiniti e peritendiniti, sindromi radicolari, tenosinoviti ecc.

In ambito ortopedico-reumatologico possiamo distinguere le seguenti tipologie di infiltrazione:

  • infiltrazioni articolari: la soluzione medicamentosa viene iniettata internamente all’articolazione
  • infiltrazioni periarticolari: il farmaco viene iniettato in una sede adiacente all’articolazione.

La terapia intra-articolare con acido ialuronico:

  • riduce i sintomi dolorosi legati al processo artrosico,
  • migliora la mobilità delle articolazioni trattate
  • diminuisce il versamento intra-articolare
  • incrementa la densità delle cellule cartilaginee