Il fosforo è un elemento molto importante per la salute dell’organismo, in cui si trova soprattutto sotto forma di fosfato. Tale elemento si trova in massima parte contenuto nelle ossa e nei denti, in quanto è indispensabile per la formazione del tessuto osseo. Una piccola parte si trova anche nelle cellule, dove ha il ruolo di contribuire alla creazione di energia. Se il fosfato nell’organismo è poco, o troppo, si può andare incontro all’Ipofosfatemia o all’Iperfosfatemia.

  • IPOFOSFATEMIA

L’ipofosfatemia è rappresentata da una concentrazione di fosfato nel plasma inferiore a 2,5 mg/dL (0,81 mmol/L). Le cause sono spesso legate all’eccessivo uso di alcol, oppure a ustioni, digiuno prolungato e uso di diuretici. Chi soffre di ipofosfatemia manifesta debolezza muscolare, insufficienza respiratoria e insufficienza cardiaca; possono manifestarsi anche convulsioni e coma. La diagnosi è effettuata misurando il fosfato sierico. Il trattamento consiste nella reintegrazione di fosfato.

  • IPERFOSFATEMIA

L’iperfosfatemia è rappresentata da una concentrazione di fosfato nel plasma superiore a 4,5 mg/dL (1,46 mmol/L). Questa condizione può essere causata da malattie renali croniche, dall’ipoparatiroidismo, o dall’acidosi metabolica o respiratoria. Chi soffre di ipofosfatemia ha manifestazioni che possono essere causate dalla concomitante ipocalcemia, come la tetania. La diagnosi si basa sul dosaggio del fosfato sierico. Il trattamento comprende la restrizione dell’assunzione di fosfato e la somministrazione di antiacidi leganti il fosfato, come il calcio carbonato.